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CIRCUIZIONE Così come accade
per la gran parte dei sistemi di pesca, anche il numero di natanti che
utilizzano reti a circuizione appare decisamente inferiore rispetto al
numero di licenze rilasciate. Essa è praticata da imbarcazioni
polivalenti, ossia natanti che impiegano parallelamente altri sistemi,
soprattutto attrezzi da posta, palangari e lenze. Di questo sistema
fanno parte diversi tipi di rete che, pur accomunate dallo stesso
principio di funzionamento, si differiscono per
caratteristiche tecniche e specie bersaglio. La più diffusa
è il cianciolo per pesce azzurro (8% a livello nazionale), che
opera su banchi di pesce artificialmente formati mediante attrazione
luminosa. Le maglie sono generalmente molto piccole e variano da zona a
zona in funzione delle dimensioni dei pesci che formano i
banchi da circuire: prevalentemente alici, in misura minore sarde. I
natanti hanno in genere una stazza medio-alta anche per le notevoli
dimensioni della rete che può pesare, armata, diverse
tonnellate. È un attrezzo che trova la sua massima
diffusione in
Sicilia e nel Basso Tirreno, anche se non mancano esempi di utilizzo
del cianciolo nelle altre regioni italiane. Nelle stesse aree
si
è sviluppata, anche se in misura minore, la pesca con reti a
circuizione senza chiusura, che a differenza della precedente è
praticata da imbarcazioni di tonnellaggio medio-basso e mira
prevalentemente alla pesca del novellame di sarda (bianchetto). Esiste
inoltre il cianciolo per pesce bianco, la meno diffusa tra le reti da
circuizione: si stimano in poco più di un centinaio le barche
che la utilizzano, disseminate nei vari litorali italiani. Le
principali specie bersaglio di questa rete sono lampughe e pesce
bianco. Infine, la tonnara volante, così chiamata per
distinguerla dalla tradizionale rete-trappola fissa con cui vengono
catturati i tonni: è una rete di grandi dimensioni che
può talora raggiungere una lunghezza di 1.800 m e un’altezza di
400 o più m, utilizzata da grossi motopescherecci
singolarmente o da natanti di più modeste dimensioni a coppia.
Utilizzata per tonni e sgombriformi in genere, è ormai usata con
una certa frequenza solo nel Basso Tirreno.
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