Questa volta,
ossia l'anno dopo (1998), la pescata si ripetè con una
attrezzatura più completa e sofisticata, come le bandierine che
potete vedere a fianco, ma i risultati delle catture furono maggiori
rispetto alla quantità e minori rispetto alla qualità. Il
luogo e le persone erano sempre le stesse: io e Stefano, mio padre ed
un altro amico sulla barca d'appoggio. Il luogo era al largo di Nisida.
Nella foto a fianco stavo iniziando la fase di recupero...
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...ma questa
volta subito mi alternai con Stefano ed approfittai per fare colazione,
mi serviva un pò di energia.
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Già
avevamo salpato alcuni pesci a bordo senza però fotografarli; la
forza del mare aumentava molto rapidamente e fummo costretti a mettere
tutto a bordo senza poter fare foto...
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...ma non ci
furono problemi, le foto le facemmo a terra con tanto di sorriso sulle
labbra! Qui mostravamo dei gronghi del peso medio di 5 Kg l'uno. Nella
mano destra avevo una razza di 5 Kg detta anche muchio ma non buona per
servirla a tavola in quanto piena di spine e sangue e anche velenosa.
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Tra i pesci
che mostravamo e quelli nel recipiente, il peso totale della pescata si
aggirava attorno ai 40 Kg di pesce, ma come accennato precedentemente,
questi pesci (i gronghi) hanno un valore commerciale molto basso
perchè poco apprezzati in tavola. Infatti le loro carni sono
molto grasse ed avvolte da uno strato di sottili spine, ciò
rendono il pesce quasi incommestibile.
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Qui mio padre
(al centro) mostrava uno dei gronghi più grandi (circa 6 Kg). a
destra c'è mio nonno che attendeva a terra il nostro rientro.
Anche questa battuta di pesca ci regalò emozioni affiancate a
stress fisico e mentale, ma a noi uomini di mare ciò non
interessa... siamo contenti così...
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